SIFNOS: perchè mi hai stregato
Sono andata a Sifnos per una casualità. Fondamentalmente avevo bisogno di andare altrove, di blu, di un poco di silenzio. Tutto ad un prezzo accessibile, s’intende. Ho trovato molto, molto di più.
Non solo perché l’isola è bellissima, ma questo per un’isola greca è addirittura scontato –ah, non avete mai visto un’isola greca?- , soprattutto perché a Sifnos ci sono Stefano e Giuliana.
Ora voi non potete sapere che io sono tra quelli che non amano girare in gruppo, essere organizzati da altri, meno che meno in vacanza, soprattutto se sto scoprendo un posto nuovo, esperienza di cui sono gelosa. Quindi non prendete queste parole per quelle di un’ entusiasta del viaggio di gruppo, del pacchetto vacanza, anche se mio malgrado ne ho fatti in vita mia. No, no, viaggiare per me è un atto creativo, magari addirittura spirituale, oppure di sacrosanto sbraco, tutte dimensioni molto intime. E invece, guarda un po’, con Stefano e Giuliana non ho perso niente di quello che difendo gelosamente del mio modo di viaggiare. Anzi ho solo guadagnato. Vi potrei raccontare quello che abbiamo fatto dal giorno uno, ossia da quando ci siamo incontrati nella piazza di Artemonas, seduti su un muretto, come da ragazzi nei bar di campagna, e poi per filo e per segno fino al giorno sette, quando mi hanno accompagnata al traghetto dopo aver risolto fastidi con l’acquisto del biglietto, la stampa, avermi rifocillata al bar, incoraggiata per il ritorno in città. Tutto senza che gli fosse chiesto: per inclinazione naturale, per generosità congenita, e per una forma di saggezza su cui ora sorvoliamo per non farla troppo lunga.
Le cose che serve sapere comunque sono queste: Stefano e Giuliana conoscono l’isola alla perfezione: le cale, le spiagge, gli scogli, i sentieri, i boschi, i bar, i ristoranti, gli idraulici, le feste di notte al lume delle candele- hanno la capacità di stare con gli altri acquisita in una vita di lavoro nel campo delle relazioni sociali (non quelle superficiali eh, quelle sostanziali) sono persone in gambissima, ma molto, molto discrete, sono liberi, e dalla libertà e dal loro sguardo puntato all’orizzonte sarete contagiati.
Quindi non c’è concorrenza, non c’è alternativa. Andate Slow Sifnos
p.s. A Sifnos non ero sola ma con mio figlio pre adolescente. Nonostante non conoscesse nessuno e non avesse nessuna voglia di avermi tra i piedi, se l’è goduta. Ha addirittura staccato la faccia dallo smartphone per quasi tutto il tempo del soggiorno. Giuro!
Federica
25.11.2016